"Ma tu non avevi lacrime a noi invece era dato piangere. Questo, forse, ti ha sospinto tra noi? Non ti apparteneva il fiotto azzurro di queste vene che pure avevi scavato nella nostra carne. Tu senza misteri Tu senza il rischio di questa esistenza sempre giocata nell'incertezza del tempo defettibile, nella continua paura di non esistere. Tu dovevi essere felice e noi perduti. Così sei venuto a cercare i cibi delle tue creature maledette, a farti carne di peccato mentre ti donavi. E ciò solo noi t'invidiamo: questo potere tu perdonarci."
(Padre David Maria Turoldo )
Così padre David (del quale quest’anno ricorrono i 100 anni dalla nascita), canta il mistero del Natale. Tu Dio dovevi essere felice e noi perduti, così ti sei fatto carne di peccato, come noi. Il Natale sta qui: contemplare un Dio vicino e non lontano, un Dio che si fa nostra carne, un Dio che piange…come noi…Come le tante situazioni difficili, di crisi, di lutto, di violenza che attraversano i nostri giorni e che ci spingono a credere che Dio sia lontano, assente, indifferente. Il Natale è e rimane il segno reale che in Gesù di Nazareth non siamo più perduti, ne’ lontani, ne’ maledetti. La nascita del figlio di Dio ci riporti nel cuore il desiderio e il coraggio di perdonare noi stessi e gli altri, come Lui, unico potere che, quello di perdonarci, che appartiene a Dio !
Buon Natale a tutti voi, alle vostre famiglie, a chi si sente solo e a chi smesso di sperare!
don Carlo, don Albino e il Consiglio Pastorale