Parrocchia Madonna Incoronata
Diocesi di Padova

Elementari

Sarà un Natale diverso per tanti popoli e nazioni, quindi anche per noi e per la nostra parrocchia. Oltre le mascherine, il distanziamento fisico, le misure sanitarie, il contenimento dei numeri – attenzioni a cui siamo ormai abituati – ci confronteremo anche con la revisione di orari e spostamenti.
Per certi aspetti sarà un Natale più povero, con meno amici e meno feste, meno abbracci e carezze. Speriamo anche meno frenesia, più raccoglimento e riflessione, più condivisione e spiritualità che poi significa farsi le domande sul nostro modo di vivere e provare ad andare al centro, al cuore delle persone e dei fatti.
Questo Natale ci porta in dono un’attesa, la pazienza di imparare com’è fatta una carezza.
Vorremmo portarla ai nonni, forse quelli più in difficoltà ad uscire
di casa e a ricevere visite, per la paura di ammalarsi e contagiarsi. Vorremmo portarla agli ammalati delle nostre case ed ospedali, perché ritrovino il respiro della speranza. Vorremmo portarla agli adulti, bisognosi di gesti di affetto e di relazioni buone. Vorremmo portala ai nostri giovani, desiderosi di spendere le loro tante energie nell’incontro, nell’uscire da se stessi, nel dedicarsi agli altri. Vorremmo portala ai bambini e ragazzi, perché si sentano sempre figli amati, speciali e desiderati. Vorremmo portarla a chi è solo, nel- la separazione degli affetti e dei legami, come una ricerca di pace e di calore. Vorremmo portarla a chi ha perso il lavoro e a chi si trova nella precarietà, quasi come una consolazione premurosa. Vorremo portarla alle mamme che sono in attesa di un bimbo, manifesta- zione della forza generativa dell’amore. Vorremmo portarla a don Carlo, ringraziandolo di tutto il bene compiuto qui con noi. Vorremmo portarla a chi è del quartiere e non conosciamo, quasi come aprirci ad un nuovo, non così distante, a portata di mano. Vor- remmo portarla a chi ci ha offeso e a chi non riusciamo perdonare, a quelle persone con cui fatichiamo a dialogare, all’amico che non sentiamo da tempo, a chi abbiamo perso di vista.
Questo Natale ci insegna la pazienza di un gesto mai scontato e banale: ricevere e offrire una carezza. Gesù è carezza per noi, una presenza delicata e gentile, in grado di rendere delicata e gentile la nostra vita. Dentro di noi, in questi giorni troviamo il tempo e i modi per stendere la mano, sfiorare il volto dell’altro, sussurrandogli pa- role vere e semplici: ci sono; sono qui con te; puoi contare su di me. Troviamo il tempo anche per lasciarci toccare e sfiorare dall’affetto degli altri.
Buon Natale e una carezza!

Tutti i collaboratori della parrocchia
con don Leo, don Giovanni, don Albino e suor Cristiana

 

 

Di seguito tutti gli appuntamenti del periodo natalizio.

S. Messa della settimana - dicembre 2020:

 

Oggi 15 novembre 2020 iniziano la loro attività nella nostra comunità don Leopoldo Voltan e don Giovanni Brusegan.

Diamo loro il benvenuto e li accogliamo con gratitudine per il servizio che svolgeranno tra noi e con noi.

Ringraziamo don Leopoldo per l’entusiasmo e la voglia di mettersi all’opera con cui ha mosso i primi passi nella nostra comunità, e don Giovanni, che con lo stesso spirito lo aiuta nello svolgimento delle attività pastorali in parrocchia.

Oggi parte un nuovo cammino che faremo insieme, che ci chiederà di metterci in gioco per imparare a conoscerci e a costruire quella confidenza e fiducia che è alla base di ogni relazione. Siamo convinti che il Signore ci accompagnerà in questo percorso e ci affidiamo a Lui per aiutarci a crescere insieme, come individui e come comunità.

Certo non è facile per noi, e forse neanche per voi, aprire questo nuovo capitolo dopo 16 anni vissuti con don Carlo, che tanto ha fatto e tanto ha dato alla nostra comunità, e che ormai era “di famiglia” per tutti noi. Preghiamo il Signore che ci guidi nel creare relazioni vive e vivificanti, che ci aiutino a comprendere il vero senso di farsi comunità nel nome di Gesù.

Ci aspettano sfide nuove, non solo perché in voi troveremo una nuova guida ma anche perché sarà nuovo – e diverso – il ruolo che avrete in questa comunità, e noi laici saremo chiamati a metterci in gioco molto più di quanto abbiamo fatto finora. Tutto ciò può essere vissuto come una perdita – e un po’ lo è, non c’è dubbio – ma anche come un’occasione per riscoprire il vero significato del sacerdote che è pastore, non un manager tuttofare.

La nostra è una realtà vivace, con diversi gruppi che attivamente partecipano alla vita della comunità. Ne avete già incontrati alcuni, presto avrete modo di conoscerli tutti, anche se purtroppo il vostro arrivo non è agevolato dalla situazione che stiamo vivendo, in cui gran parte delle nostre attività è bloccata, ed è ancora più difficile conoscersi e riconoscersi, separati come siamo da mascherine e “distanziamento sociale”.

Sappiamo che sia don Leopoldo che don Giovanni nel loro percorso sono stati e sono molto a contatto con i giovani e molti anche nella nostra parrocchia li conoscono e hanno avuto la possibilità di apprezzarli lavorando con loro. È anche per questo che la notizia del vostro arrivo ci ha sollevati e incoraggiati facendoci capire che la Provvidenza -al di là delle nostre recriminazioni- aveva pensato e predisposto per un buon esito di questo avvicendamento.

Siamo molto contenti che abbiate accettato di seguire la nostra comunità in questa nuova fase di vita che si presenta ricca di sfide: proseguire nel cammino parrocchiale già avviato ma sempre cercando di stare in ascolto di quello che i tempi che stiamo vivendo ci chiedono. 

Siamo certi che la vostra presenza e la vostra guida ci aiuteranno ad incontrare il Signore, a percepire la sua presenza nelle nostre vite e a camminare con Lui sia come singoli, nelle nostre famiglie, nel nostro lavoro, negli ambienti che frequentiamo, che come comunità, in relazione alle esigenze e ai problemi del nostro quartiere e della nostra città. 

Tutti sentiamo il bisogno di incontrare qualcuno che ci parli di Dio, tutti abbiamo bisogno di scoprirci fratelli e compagni di viaggio e di riconoscere negli altri il volto di Gesù che spezza il pane con noi, ci accoglie e ci abbraccia.

Preghiamo il Signore che ci aiuti a sentirci sempre più “comunità in comunione”, e che don Leopoldo e don Giovanni siano a lungo al nostro fianco per vivere insieme a noi questo cammino.

Grazie

don Giovanni presenta don Leo
Don Leopoldo si presenta come un uomo semplice, un prete informale, questo non per piaggeria ma per una umiltà maturata con l’educazione familiare, contrassegnata fin dall’inizio, con la scelta del nome di san Leopoldo Mandic, piccolo frate cappuccino, gigante della riconciliazione. Dentro questa apparente semplicità don Leopoldo si manifesta, pian piano che lo conosci, un attento interprete della vita di chi incontra e della storia che ci abita. E’ rispettoso e fraterno, cerca sempre di valorizzare e di far fiorire le persone e la vita comunitaria. E’ sinergico e riesce a lavorare insieme, cercando di mettersi a livello di chi incontra. Sono contento di essere con lui in mezzo a voi, continuando la scia luminosa di don Carlo. Si tratta di rimetterci ancora una volta alla sequela del Signore Gesù, nello spirito creativo del Risorto, aperto all’umano. 

don Leo presenta don Giovanni
Don Giovanni ha un grande cuore e la testa sempre in movimento. Naturalmente è appassionato a tutto ciò che è nuovo, scompagina l’esistente e pone domande. Lui stesso è spesso domanda. Per cui, quando lo incontrerete, vi sorprenderà con domande anche a bruciapelo, quasi che l’interrogare la vita sia il modo per poterla condividere. Ha una grande esperienza umana di contatto con studenti, universitari, docenti, con tanti altri fratelli cristiani (ortodossi, protestanti, anglicani) e una bella amicizia con le comunità ebraiche e musulmane del nostro territorio. (Quando diventerà Vescovo il suo motto sarà Fratelli tutti, titolo dell’ultima enciclica di papa Francesco). Nell’umano scorge il tratto divino di ogni persona, situazione, realtà; questa di fatto è la spiritualità “saper vedere Dio in tutte le cose”. Sono onorato di collaborare con lui, un “fratello maggiore” e con tutti voi, all’Incoronata. Con la certezza che arriviamo dentro una storia luminosa, costruita da un popolo santo, in cui stiamo ricevendo tanto.

Intanto grazie per averci accolto qui in mezzo a voi. Ci sentiamo già in debito e sorpresi della vostra premura e vicinanza. Come già detto, siamo a “mezzo servizio”, ma proveremo a fare del nostro meglio.
Cercate di comprenderci e di darci una mano in questo inserimento. Siamo contenti che don Albino continui il suo servizio festivo.

Di seguito proviamo a scrivere alcune comunicazioni e appuntamenti importanti.
- La catechesi dei bambini e dei ragazzi in questo periodo è purtroppo sospesa. Con le catechiste di ogni gruppo di catechesi si sta preparando una traccia per valorizzare in famiglia l’Avvento, che inizia domenica 29 novembre.

- Incontri dei genitori. Vorremmo invece incontrare in presenza i genitori anche per mantenere un dialogo e un collegamento. Con questo calendario: sabato 21 novembre genitori di 3 e 4 elementare; sabato 28 novembre genitori di 1 e 2 elementare; sabato 12 dicembre genitori di 1 e 2 media. Con i genitori di 5 elementare ci vediamo subito dopo Natale.

- Incontri dei gruppi elementari e medie sono sospesi. Continuano da remoto quelli per i giovanissimi. Un grazie a tutti gli educatori che impegneranno questo tempo incerto per un cammino di formazione personale.

- I capi scout hanno avvisato i ragazzi del varie unità sulle modalità di ritrovo; certamente il riparto maschile continua in presenza, come di consueto, il sabato pomeriggio.

- Quando trovate i preti in canonica? Siamo in rodaggio e comprendiamo che bisogna abitare e rimanere in parrocchia per l’ascolto e l’incontro fraterno. Per ora, oltre il sabato e la domenica, ci saremo il martedì mattina e tutti i pomeriggi dalle 17.00 in avanti.

- Le messe. Chiaramente nessun cambiamento di orario, sia per le festive che per le feriali. Quelle feriali continuano lunedì, mercoledì, venerdì, sempre ore 18.30 e riprenderanno ogni giorno con l’inizio del tempo di Avvento, quindi da lunedì 30 novembre.

- Celebrazioni eucaristiche in chiesa. Inizia la stagione fredda e non sarà più possibile celebrare l’Eucarestia all’aperto. Per questo assicureremo, all’interno della nostra chiesa, una grande cura sia per quanto riguarda la sanificazione del sistema di riscaldamento, sia per la sanificazione dei banchi, pavimenti e di tutti gli altri arredi. La domenica cercheremo inoltre di areare la chiesa tra una messa e l’altra, anche se questo andrà inevitabilmente a discapito della temperatura all’interno della chiesa stessa. Vi ricordiamo che il limite massimo di posti, col corretto distanziamento sociale, è di 138 persone tra chiesa e cappellina (120 in chiesa e 18 in cappellina): per fare fronte ad eventuali richieste di maggiori capienze, organizzeremo a breve la possibilità di assistere alle celebrazioni anche dalla sala parrocchiale Giovanni XXIII, sempre nel rispetto delle norme di distanziamento, aereazione e sanificazione. In questo periodo di grande incertezza e preoccupazione, la responsabilità e la prudenza di tutti ci permetteranno di proseguire con le celebrazioni e di ritrovarci, sempre in sicurezza e nel rispetto delle regole che ci verranno date. Per andare incontro a quanti lo desiderassero e non avessero la possibilità di assistere di persona, la messa festiva delle 10.00 continuerà ad essere trasmessa anche in diretta streaming.

- Confessioni. Come sempre il sabato pomeriggio dalle 17.00 in avanti.

Oggi, 8 novembre 2020, dopo sedici anni di permanenza nella comunità della parrocchia della Madonna Incoronata, Don Carlo ha celebrato la messa di saluto.

Comincerà un nuovo cammino nella parrocchia di Sarmeola di Rubano.

PER DON CARLO

“Così vai via” … sapevamo che sarebbe successo, eppure la notizia ci ha colti impreparati, ci ha lasciati all’inizio storditi, arrabbiati, smarriti; poi ci siamo arresi e abbiamo accettato la prospettiva di questa che per noi -non te lo nascondiamo- è una grande perdita.

Abbiamo trascorso insieme 16 anni durante i quali la comunità è cresciuta insieme a te grazie a tantissime esperienze, ma soprattutto attraverso l’incontro con la Parola che nella Messa come nel percorso di fede ci ha svelato il volto di Dio e il suo amore incondizionato per noi. Hai curato ogni aspetto di questi momenti di formazione, facendoci sempre sentire seguiti, cercati, accolti. Di questa tua instancabile sollecitudine sono testimonianza i file audio che durante il lockdown ci hanno raggiunto quotidianamente nelle nostre case raccontandoci il Vangelo e dandoci conforto e coraggio.

In questi anni anche tu sei cresciuto nella conoscenza e nell’amore verso Cristo e di questo percorso le testimonianze più chiare sono le tue scelte, le tue opinioni, il tuo stile di vita semplice e sobrio che non si è mai curato delle apparenze.

Sono stati anni operosi, intensi, pieni di iniziative che ci hanno dato soddisfazione e ci hanno gratificato, ma l’aspetto veramente prezioso in tutto questo è aver capito, grazie a te, che ogni attività, dal grest ai pellegrinaggi, dai campi scuola alla sagra, dal musical ai cori, dal gruppo giovani al gruppo giovani D, non vale di per sé ma ha valore se è espressione dell’accoglienza e dello spirito di servizio di una comunità.

Ti abbiamo conosciuto nella pacatezza dei momenti di adorazione e negli scatti polemici e risentiti di tante omelie in cui non hai esitato a dare scandalo con opinioni “fuori del coro”. Ti abbiamo apprezzato nei percorsi di fede che ci hanno abituato a riflettere e a mettere in discussione convinzioni troppo facili e scontate. Ti abbiamo voluto bene per la tua accoglienza talvolta brusca ma autentica, per la tua sincera vicinanza nei momenti di difficoltà.

Ci sarebbe tanto da dire, non si possono condensare 16 anni in così poche parole… se tiriamo le somme, e cerchiamo di andare oltre al dispiacere che oggi viviamo, sentiamo che resta la consapevolezza di avere condiviso un bel tratto di vita, fatto di intense esperienze che ognuno di noi si porterà nel cuore come ricordi, immagini ed emozioni.

E così vai via… è sempre difficile il distacco, specie quando si sta bene insieme, e lo è ancor più ora, in questa situazione così innaturale che ci costringe a stare lontani, nascosti da una mascherina che copre volti ed emozioni, e che ci impedisce di salutarti con l’intensità che avremmo voluto.

Ti auguriamo tutti, di cuore, ogni bene e… non temere: lasci una comunità che -lo crediamo- sarà in grado di alzarsi in piedi, di rimettersi in cammino, ricca di quel “Bagaglio leggero” che ci hai lasciato.

Grazie di tutto don Carlo!

Si cerca un uomo

Si cerca per la Chiesa
un prete capace di rinascere
nello Spirito ogni giorno.

Si cerca per la Chiesa un uomo
senza paura del domani
senza paura dell'oggi
senza complessi del passato.

Si cerca per la Chiesa un uomo
che non abbia paura di cambiare
che non cambi per cambiare
che non parli per parlare.

Si cerca per la Chiesa un uomo
capace di vivere insieme agli altri
di lavorare insieme
di piangere insieme
di ridere insieme
di amare insieme
di sognare insieme.

Si cerca per la Chiesa un uomo
capace di perdere senza sentirsi distrutto
di mettere in dubbio senza perdere la fede
di portare la pace dove c'è inquietudine
e inquietudine dove c'è pace.

Si cerca per la Chiesa un uomo
che sappia usare le mani per benedire
e indicare la strada da seguire.

Si cerca per la Chiesa un uomo
senza molti mezzi,
ma con molto da fare,
un uomo che nelle crisi
non cerchi altro lavoro,
ma come meglio lavorare.

Si cerca per la Chiesa un uomo
che trovi la sua libertà
nel vivere e nel servire
e non nel fare quello che vuole.

Si cerca per la Chiesa un uomo
che abbia nostalgia di Dio,
che abbia nostalgia della Chiesa,
nostalgia della gente,
nostalgia della povertà di Gesù,
nostalgia dell'obbedienza di Gesù.

Si cerca per la Chiesa un uomo
che non confonda la preghiera
con le parole dette d'abitudine,
la spiritualità col sentimentalismo,
la chiamata con l'interesse,
il servizio con la sistemazione.

Si cerca per la Chiesa un uomo
capace di morire per lei,
ma ancora più capace di vivere per la Chiesa;
un uomo capace di diventare ministro di Cristo,
profeta di Dio, un uomo che parli con la sua vita.

Si cerca per la Chiesa un uomo.

Il Vangelo della settimana - novembre 2020:

 

Il Vangelo della settimana commentato da Don Carlo - ottobre 2020:

 

Il Vangelo della settimana commentato da Don Carlo - settembre 2020:

 

Il Vangelo della settimana commentato da Don Carlo - agosto 2020:

 

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Contatti

Orari

Parrocchia Madonna Incoronata
Via Siracusa, 52
35142 Padova (PD)
CF: 92030280280

Tel. 049680893
e-mail: m.incoronata@gmail.com
              canale youtube

IBAN: IT23Q0103012180000001034908

S. Messe:
tutti i giorni ore 18.30
Sabato ore 18.30
Domenica ora 8.30 - 10.00 - 11.30 - 18.30

La chiesa è aperta tutti i giorni
dalle 8.20 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00

Orario di ricevimento:
Martedì mattina e
tutti i pomeriggi dalle 17.00

Confessioni:
Sabato in Chiesa
dalle 17.30 alle 18.30

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